L'Assessore ai Diritti e all'inclusione sociale del Comune di Udine, Antonella Nonino, afferma: "L'esercito è l'unico di farsi carico e di gestire con efficacia questa situazione".
"Abbiamo bisogno dei mezzi, delle competenze – ha spiegato Nonino – e delle strutture fisiche dell’esercito, cioè le caserme come ha già ribadito il sindaco".
A Udine, ma da quello che mi dicono i colleghi anche in altri capoluoghi come Gorizia e Trieste, ci sono centinaia di persone che dormono all’addiaccio e nessuno può pensare che siano gli enti locali, così come soltanto la Regione, a farsene carico. È semplicemente impossibile"
Nel capoluogo sono oltre 190 i profughi al di fuori del sistema di accoglienza che passano le notti nei sottopassaggi della stazione o nei parchi della città.
Molti di loro arrivano direttamente in stazione dall'Austria dopo essere stati respinti dalla Germania e classificati come "migranti economici" perché non provengono dalla Syria.
Tutti noi volontari cerchiamo come possiamo di tamponare l'emergenza cercando disperatamente coperte, portando ai profughi un te' caldo e i biscotti la sera.
L'esercito ha i mezzi ed ha le caserme che a Udine sono tante e sono vuote!
Senza istituzioni non ci può essere accoglienza efficace.
Nessun commento:
Posta un commento